Lo splendido momento vissuto sotto i Farnese aveva portato Valentano ad essere compreso nel Ducato di Castro (1537) e, quindi, a divenirne la capitale quando per le dispute tra i Farnese e la Camera Apostolica, Castro venne completamente distrutta (1649).
Gli avvenimenti dei secoli seguenti registrano l’abbandono della Rocca da parte dei Farnese e la sua trasformazione in Monastero di Monache Domenicane.
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I Valentanesi sono presenti nell’Associazione Castrense del 1848 e quindi nella Lega dei Comuni di Castro che si opponeva al potere temporale dei papi e auspicava, nello spirito risorgimentale del tempo, l’unione dell’Italia tutta.
Sede di una guarnigione di Zuavi Pontifici, il paese registrò l’arrivo e gli scontri con i garibaldini nel 1867. Ma ormai il 1870 era alle porte e mentre si festeggiava la presa di Roma gli Zuavi incendiavano, nella piazza principale del paese, quasi tutte le carte dell’archivio storico del Comune di cui rimangono comunque preziose e insostituibili testimonianze, unitamente alle carte amministrative della distrutta città di Castro.