FELICE MILANO
UN CALCIATORE AZZURRO NATO A VALENTANO
Il 23 maggio 1891, in una abitazione di Via Umberto I (oggi Via A. Gramsci), nasceva Felice Milano, figlio di Giovanni e Antonietta Arrigoni.
Il padre Giovanni Milano era immigrato a Valentano da Massa Lombarda quale delegato di Pubblica Sicurezza. A quel tempo Valentano, centro di Mandamento, era sede della Regia Pretura con la presenza di un Carcere Mandamentale. Non dimentichiamo che erano quelli gli anni della lotta al brigantaggio e della latitanza del noto brigante di Cellere Domenico Tiburzi, che si nascondeva nell’area compresa tra le vecchie terre del Castrense (Valentano, Cellere, Ischia di Castro, Montalto di Castro, e soprattutto nella sterminata “Selva del Lamone”, per portarsi poi verso le terre della Maremma toscana).
La famiglia era composta dal padre Giovanni (cl. 1855), dalla moglie Antonietta (1857) e dal primo figlio Giuseppe (1887). Quindi, appena qualche mese dopo l’arrivo a Valentano, si verificò la nascita di Felice, futuro calciatore della Nazionale Italiana.
La documentazione non ci consente di sapere per quanti anni la famiglia ebbe residenza in Valentano, né il luogo di emigrazione.
Da notizie attinte da alcune pubblicazioni sulla storia del calcio italiano e, soprattutto da notizie ricevute dall’Archivio Storico dello Sport Italiano di Modena, nonché dal sito internet della “Pro Vercelli”, sappiamo che il Milano visse alcuni anni a Vercelli facendo parte della squadra del Pro Vercelli che conquistò il titolo di campione d’Italia negli anni 1909, 1911, 1912 e 1913. In questi anni era allenatore-giocatore della Pro Vercelli il fratello Giuseppe Milano (tanto che questi veniva contrassegnato come Milano I e il nostro come Milano II). Felice ebbe altri due fratelli calciatori: Aldo (Milano III) e Remigio (Milano IV). Aldo giocò nella Pro Vercelli nelle stagioni 19-20 e 20-21 e morì attorno alla metà degli anni ’20 in una sparatoria che probabilmente aveva motivazioni politiche. Remigio giocò nella Pro dal 1920 al 1927, poi anche nella Pro Candelo, piccola squadra della Provincia di Biella. Entrambi erano nati a Revere (Mantova), ultima tappa degli spostamenti della famiglia.
Fece parte della Nazionale Italiana, sempre negli anni in cui militava nella Pro-Vercelli, partecipando a questi cinque incontri (17.3.1912, a Torino, Italia-Francia, risultato 3-4; 22.12.1912 a Genova, Italia-Austria, 1-3; 13.1.1913, a Parigi Francia-Italia, 1-0; 1.5.1913, a Torino, Italia-Belgio, 1-0; 15.6.1913, a Vienna, Austria-Italia, 2-0).
Negli incontri di Torino (1912, Italia-Francia), ancora di Torino (1913, Italia-Belgio) e di Vienna, (1913, Austria-Italia) i fratelli Giuseppe e Felice giocarono insieme.
Dallo “Sport Illustrato” del 1916 si ha notizia che Felice Milano cadde valorosamente, combattendo quale caporale di fanteria, nel novembre 1915 a Zagora, sulla sponda sinistra dell’Isonzo. Tale località attualmente è compresa in Slovenia.
Una foto del caduto appare nel fascicolo datato 15 febbraio 1916, della rivista ” ‘Sport illustrato’ e la Guerra”.
Il fratello Giuseppe Milano viene nominato Commissario tecnico della Nazionale Italiana negli anni 1920-1921.
Romualdo Luzi
Ringraziamo Davide Rota di www.datasport.it per
il Suo interesse nelle origini valentanesi di Felice Milano
e per le fotografie gentilmente inviate.
Una voce su Felice Milano si trova sull’enciclopedia libera Wikipedia, in lingua italiana, in lingua tedesca e in lingua ucraina.